Luci al neon che pulsano come vene elettriche, il tintinnio ipnotico delle slot machine, l’adrenalina che scorre a fiumi. Benvenuti nelle metropoli dell’azzardo, dove il tempo si ferma e i sogni prendono il volo! Chi non ha mai fantasticato di fare fortuna con un colpo di dadi? Anche se in realtà basta fare il National Casino login per fare una puntata, niente batte l’elettricità nell’aria di una vera città del gioco.
Las Vegas: dal deserto al paradiso dei neon
Nel 1905 Las Vegas era solo un polveroso villaggio nel deserto del Nevada. Eppure, eccola qui, la “Sin City”, che sfida le leggi della natura con le sue fontane danzanti e le piramidi di vetro.
Il primo casinò? Il Pair-o-Dice Club, aperto nel 1931. Ma il vero boom arrivò negli anni ’40, quando il gangster Bugsy Siegel fiutò l’affare e aprì il leggendario Flamingo. Da lì, fu come un’esplosione di luci e dollari.
Lo sapevate che il famoso “Welcome to Fabulous Las Vegas” sign è stato installato solo nel 1959? E indovinate un po’: la designer, Betty Willis, non l’ha mai copyrightato. “È il mio regalo alla città”, ha detto. Che donna!
Macao: la Las Vegas d’Oriente
Ma se pensate che Vegas sia l’unica regina dell’azzardo, vi sbagliate di grosso! Macao, ex colonia portoghese in Cina, le sta dando del filo da torcere. Nel 2006 ha anche superato Las Vegas per fatturato dei casinò.
Il Casino Lisboa, aperto nel 1970, è stato il primo a rompere il monopolio di Stanley Ho, il “re del gioco” di Macao. Ma il vero game-changer? Il Sands Macao, inaugurato nel 2004. Ha recuperato il suo costo di costruzione in meno di un anno.
E che dire del Grand Lisboa? Con la sua forma di fiore di loto dorato, è più appariscente di un pavone in calore. Di notte, sembra un’astronave aliena atterrata per caso in mezzo alla città.
Atlantic City: l’altalena della costa est
Atlantic City! La “Vegas della East Coast” ha avuto più alti e bassi di una montagna russa. Nata come resort balneare nell’800, è diventata la mecca del gioco d’azzardo legale sulla costa est nel 1976.
Il primo casinò? Il Resorts Casino Hotel, aperto nel 1978. La gente faceva la fila per ore solo per entrare! Ma la fortuna è volubile, amici miei. Negli anni ’90, la concorrenza di altri stati ha fatto vacillare l’impero di AC.
Nel 2014 ben 4 casinò hanno chiuso i battenti in un solo anno? Un colpo da knockout per la città, ma Atlantic City sta cercando di reinventarsi, puntando su sport e intrattenimento.
L’impatto economico: benedizione o maledizione?
Le città del gioco sono come un caleidoscopio di opportunità e rischi. Da un lato, creano posti di lavoro e attirano turisti come mosche al miele. Dall’altro? Beh, le storie di vite rovinate dal gioco non si contano.
Uno studio del 2018 dell’Università del Nevada ha calcolato che l’industria del gioco genera il 37,5% del PIL di Las Vegas. Cifre da capogiro! Ma attenzione: secondo il National Council on Problem Gambling, circa 2 milioni di americani sono giocatori patologici.